Tour de France 2024, Richard Plugge critica la presenza dello sterrato nella nona tappa: “Penso che sia un po’ inutile”

Richard Plugge non sembra troppo contento della presenza dello sterrato nel percorso del Tour de France 2024. Come già fatto dal suo corridore, Jonas Vingegaard, anche il general manager della Jumbo-Visma ha individuato nei 14 settori di fuoristrada presenti nella nona frazione una delle principali insidie della prossima Grande Boucle. Se il danese, vincitore delle ultime due edizioni del GT transalpino, ha comunque preso la cosa con filosofia, ammettendo che potrebbe anche essere “divertente” affrontare quella tappa, il manager neerlandese non ha mancato di criticare gli organizzatori per questa scelta, che aumenta la possibilità di incappare in problemi meccanici e cadute che potrebbero compromettere il risultato finale.

“Penso che sia un po’ inutile – ha dichiarato Plugge – Aumenta la possibilità di episodi sfortunati. Vogliamo che la lotta sia la più equa possibile. Una tappa come questa, secondo me, non contribuisce a questo“. A esclusione di questa giornata, comunque, il 53enne valuta positivamente il tracciato del Tour: “È davvero un percorso per scalatori. Ci piace. Ora che sappiamo tutto, possiamo iniziare a prepararci. Anche le prove a cronometro sono impegnative, con molte salite”.

La squadra neerlandese potrà ora iniziare stilare i programmi per la prossima stagione, e c’è curiosità riguardo a quello che potrà essere il calendario di Wout Van Aert, che nelle scorse settimane aveva ammesso di pensare alla partecipazione al Giro d’Italia e magari di saltare il Tour de France: “Non lo annunceremo fino a dicembre – ha dichiarato a tal riguardo Plugge a Het Nieuwsblad – Solo Jonas Vingegaard è sicuro di partecipare [al Tour]”.

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